Gli Hidden Embers sono un gruppo di giovani cineasti padovani, autori di alcuni formidabili “corti” che hanno partecipato con successo a svariati Concorsi tra cui “Corti a Ponte”, in cui hanno vinto per due volte il Premio del Pubblico, e “PadovaCiak”.Gli Hidden hanno una identità cinematografica e culturale che spazia da Hitchcock a Tarantino: quale logo migliore di un simbolo nello stile dei “pins” che hanno comunicato gli ideali delle generazioni degli anni ’60 e ’70?
Così nasce il logo degli Hidden Embers.
The Hermes Project è il titolo dell’ultimo corto realizzato dagli Hidden Embers e presentato a PadovaCiak 2017, dove ha ottenuto la Menzione Speciale della Giuria.
The Hermes Project è un corto d’azione, ambientato in una Padova divisa tra città “a colori” e “in bianco e nero”. Per poter vivere nella città a colori, bisogna impadronirsi di un codice.
Per The Hermes Project Massimo ha disegnato i titoli di testa, nello stile di Maurice Binder (il titolista della serie di James Bond) ma soprattutto di Saul Bass, vero nume tutelare dell’ Agenzia Patterson, di cui ci sarà ancora occasione di parlare.
Tecnicamente si tratta di una semplice animazione computerizzata basata su 49 slides ad alta risoluzione, montate in sincrono con la colonna sonora prodotta da Giorgio Zotti. Le immagini rimandano alla cultura visiva degli anni ’60, per un film che affonda le sue radici in “Missione Alphaville” di Jean Luc Godard e in “Fahrenheit 451” di Francois Truffaut.